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Articolo consegnato al Comune il 25 novembre 2009 per la pubblicazione sul Coccolone DAL DIRE AL FARE Mentre già si sentono i mugugni dei primi elettori pentiti, Carli e compagni innestano la retromarcia: lamentano che mancano i soldi per risolvere i problemi di Fauglia, ma intanto ne consumano troppi in spese non necessarie. Allora domandiamo al lettore: è più irresponsabile lasciare un Comune in difficoltà economico-finanziarie (regalo di Froli, Barsotti e Monaco), o promettere sconsideratamente di tutto e di più, pur di vincere le elezioni, alla maniera di “Fauglia Democratica”, creatura di partito truccata da compagine civica? E’ difficile scegliere. Eppure, Carli e Petrini hanno frequentato per tanti anni il Consiglio Comunale. Possibile che non si siano mai accorti della situazione di crescente sofferenza delle casse comunali? Delle due, una: o sapevano, ma nascondevano ai propri elettori la difficile condizione, oppure (e sappiamo bene che è così) sedevano nei banchi della Minoranza come “turisti distratti”, estranei ai veri problemi della comunità. Ora si ritrovano (impreparati) con la responsabilità di guidare una macchina amministrativa a loro sconosciuta, perché da sempre poco interessati a quelle funzioni di Minoranza e Opposizione da loro considerate poco gratificanti e troppo faticose. Era perciò largamente prevista la sceneggiata delle lamentazioni sulle vuote casse comunali. Ma rimandiamo al momento opportuno ogni argomentato giudizio su importanti questioni amministrative. Parliamo invece dei primi comportamenti istituzionali di questa Amministrazione, per segnalare la distanza che separa le parole dai fatti. Un esempio. “Chiedo a tutti i componenti del Consiglio Comunale di lavorare insieme per il bene di Fauglia..”. Queste le prime dichiarazioni buoniste del sindaco Carli al quotidiano “il Tirreno”. Ebbene, a distanza di sei mesi dobbiamo riscontrare che Carli fa esattamente il contrario. Ci nega locali, attrezzature e risorse che norme statali e comunali garantiscono ai gruppi di Minoranza per svolgere il proprio lavoro. Convoca Commissioni e Consigli senza neppure tentare di concordare gli incontri, creando così ostacolo alla nostra partecipazione. Approva un Regolamento del Consiglio Comunale che tappa la bocca ai Consiglieri. Insomma, Carli ha scelto la strada della totale chiusura al dialogo, smentendo quell’annunciato “lavorare insieme” nel rispetto dei differenti ruoli istituzionali. Prima si metta d’accordo con se stesso. Poi non sprechi le tante migliaia di euro strappate dalle tasche dei cittadini con l’anticipo Tarsu, ma dia concreto seguito ai roboanti annunci su scuola, viabilità, sicurezza pubblica e così via, perché finora abbiamo ascoltato soltanto parole e propaganda. Di una cosa molti si sono già accorti: Carli e compagni non sono all’altezza del compito che la popolazione faugliese ha imprudentemente affidato loro. Per quanto ci riguarda, a breve faremo un primo resoconto delle imbarazzanti inefficienze di questa Amministrazione. Nel frattempo, proponiamo a Carli di confrontarci in un pubblico dibattito aperto alle domande della gente, per ridare vita a metodi democratici e partecipativi da troppo tempo trascurati. Si sentirà in grado di sostenere il contraddittorio? Alberto Rossi e Antonio Lombardo http://albertorossi.it.gg |
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