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La storia delle fognature di Acciaiolo è un mistero buffo. Completati ormai da molti mesi i lavori della fognatura pubblica, nessuno sa dirci perché non è ancora uscita l’ordinanza di allacciamento alla conduttura della fognatura. Anche la recente strigliata di Acque spa e Arpat al nostro Comune non ha chiarito i termini della questione. Persino le notizie riportate recentemente sull’argomento dal quotidiano “il Tirreno” non hanno fatto chiarezza. Altro mistero buffo nel mistero altrettanto buffo è l’identità di chi abusivamente sversa prodotti di lavorazione casearia nel rio Conella, con le conseguenti maleodoranze lamentate da diversi anni dagli abitanti di Acciaiolo. Il giornale riferisce che tutti i giorni (o quasi) il rio Conella viene inquinato dallo sversamento di derivati della lavorazione del latte trasportati con autobotti e l’identità dell’inquinatore è ancora ignota. Allora non stupiamoci se, fatte le dovute proporzioni, non si riesce ad individuare il responsabile del delitto di Garlasco. Anche l’ipocrisia dovrebbe avere un limite. Anziché chiarire i termini della questione, anche i responsabili della nuova Amministrazione Comunale non hanno fornito alcuna reale informazione sui motivi della surreale situazione in cui si trova Acciaiolo. Ecco perché i nostri consiglieri comunali Alberto Rossi e Antonio Lombardo hanno inoltrato un’Interrogazione, subito dopo la pubblicazione dei seguenti articoli comparsi sul Tirreno: «Il Comune faccia gli allacciamenti fognari» il Tirreno — 08 gennaio 2010 pagina 01 sezione: PONTEDERA FAUGLIA. Una doppia tiratina di orecchie al Comune di Fauglia. Arriva da Acque spa e da Arpat, che sollecitano il Palazzo, con tanto di nota scritta, a regolarizzare gli allacciamenti fognari di Acciaiolo per risolvere il problema inquinamento del rio Conella. Una volta per tutte. «Per migliorare la situazione globale è necessario che le acque reflue siano allacciate alla pubblica fognatura che porta all’impianto di depurazione di Luciana-Acciaiolo», fanno sapere gli addetti dell’azienda che si occupa dei servizi idrici. La relazione arriva dopo un sopralluogo effettuato nelle settimane scorse dai tecnici, a seguito di varie segnalazioni di acqua putrida e colorazione anomala da parte dei residenti. «Chiediamo al sindaco di organizzare un sopralluogo congiunto con noi, per accedere all’interno delle proprietà private ed accertare quali siano i civici allacciati e quali no», continuano da Acque spa, sottolineando che a causa dell’articolazione della rete esistente è difficile capirne l’organizzazione. Anche l’Agenzia regionale per la protezione ambientale è andata sul posto. Non sono mancati i rilievi delle acque, per verificarne la composizione e gli eventuali rischi: «Abbiamo accertato che in un fosso al termine di via delle Macchie era presente un ristagno di acqua biancastra e maleodorante con odore tipico dei prodotti caseari», scrive Arpat nella sua nota. Dalle analisi del campione prelevato, ecco i dati emersi: elevata concentrazione di azoto ammoniacale e totale, ph acido e assenza di ossigeno disciolto. «A monte e a valle del ristagno, il fosso risultava asciutto, come se l’emissione fosse stata provocata da uno sversamento localizzato, effettuato da una cisterna su gomma», fanno sapere. Anche i residenti della frazione faugliese raccontano di strani mezzi con cisterne che, almeno una volta al giorno, si fanno notare. «Inoltre - continuano da Acque spa - è stato accertato che nel rio Conella all’altezza del ponte della ferrovia, le acque risultano scure e maleodoranti con odore caratteristico di scarichi domestici non depurati». Anche l’Agenzia non manca di sollecitare il Comune «alla regolarizzazione degli allacciamenti fognari che ancora non recapitano al depuratore». E concludono, sottolineando che «durante il sopralluogo al caseificio Busti di Acciaiolo non sono state rilevate irregolarità nella gestione delle acque». La questione caldeggiata, comunque, è una sorta di patata bollente ereditata dalla nuova giunta, che non mancherà a breve di risolverla. - Francesca Suggi «Allacciamenti fognari entro la prossima settimana» il Tirreno — 10 gennaio 2010 pagina 02 sezione: PONTEDERA FAUGLIA. «Acque ci ha garantito che entro martedì, al massimo, ci farà avere la dichiarazione di fine lavori sulla frazione di Acciaiolo, dopo di che noi possiamo fare l’ordinanza di allacciamenti fognari e regolarizzare la situazione», è la vicesindaco di Fauglia Fulvia Petrini a chiarire la situazione. Soprattutto a puntualizzare che il processo ha vissuto un momento di ristagno “per cause di forza maggiore”. «Entro la fine della prossima settimana regolarizzeremo la situazione di una decina di famiglie», precisa. E sottolinea che la questione dell’inquinamento del fiume Conella sta a cuore dell’amministrazione. Tanto che a seguito delle segnalazioni di Arpat rispetto a ristagno biancastro e maleodorante compatibile con i reflui delle lavorazioni di prodotti caseari, la vicesindaco scrive al caseificio Busti di Acciaiolo, l’unica attività del settore in zona. «Consapevole dell’assenza di un collegamento tra la vostra attività e gli scarichi anomali segnalati, sono comunque a chiedere all’azienda una collaborazione attenta e costante, volta a scoraggiare eventuali comportamenti negativi, coinvolgendo anche i vostri collaboratori». E conclude: «La richiesta di controllo sinergico con l’amministrazione è in funzione di una più attenta e rispettosa gestione del territorio». F.S. Ed ecco l’Interrogazione: Al sig. Sindaco INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Oggetto: situazione fognature di Acciaiolo e inquinamento rio Conella Premesso che il quotidiano “il Tirreno” in data 8 e 10 gennaio 2010 ha riferito: · che il nostro Comune è stato sollecitato da Acque spa e Arpat a “regolarizzare gli allacciamenti fognari di Acciaiolo” e a vigilare sullo sversamento di prodotti della lavorazione del latte nel rio Conella; · che il vicesindaco Petrini ha assicurato la pronta risoluzione dei problemi fognari determinati da non meglio precisate “cause di forza maggiore” ed ha chiesto la collaborazione del caseificio di Acciaiolo per un’azione di vigilanza sull’inquinamento del rio Conella ad opera di ignoti. Tanto premesso, i sottoscritti consiglieri comunali le chiedono, ai sensi dell’art. 43 del D.lgs. 267/2000, di rispondere ai seguenti quesiti: 1. quali sono nel dettaglio le “cause di forza maggiore” che hanno finora impedito l’allaccio delle fognature private alla conduttura fognaria pubblica di Acciaiolo; 2. quali sono le ragioni concrete che hanno indotto il vicesindaco Petrini a dichiararsi “consapevole dell’assenza di collegamento” tra l’attività dell’unico caseificio locale e il possibile inquinamento del rio Conella con prodotti della lavorazione casearia; I sottoscritti Consiglieri le chiedono, inoltre, di ricevere copia delle note ricevute in merito da Acque spa e Arpat. In attesa di risposta scritta, porgono distinti saluti. Li, 11 gennaio 2010 prot. 163 i consiglieri comunali Alberto Rossi Antonio Lombardo PUBBLICHEREMO LA RISPOSTA NON APPENA PERVENUTA |
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