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Ecco il testo del documento “Patto per Fauglia/1” distribuito alle famiglie di Fauglia a fine gennaio 2010. La veste grafica è diversa dall’originale per consentire una migliore lettura. PATTO PER FAUGLIA/1 UNA SCUOLA MIGLIORE. Certamente una buona scuola non può prescindere dalla qualità degli insegnanti, molto spesso ben preparati sebbene non adeguatamente retribuiti per l’importanza del loro ruolo nella società. Ma la scuola è fatta anche di edifici e attrezzature. E allora domandiamo: il sindaco Carli e la Dirigente Scolastica Pampaloni quale informazione hanno fornito ai genitori circa le condizioni di sicurezza del malridotto edificio adibito a scuola media? Mentre il Sindaco non rispondeva alle nostre richieste di documentazione e chiarimenti, il Tirreno del 9 dicembre esordiva così: “Nessuna uscita di sicurezza, sistemi antincendio che non ci sono, infissi da rifare: è corposa la lista delle prescrizioni stilata dai tecnici del Ministero delle Infrastrutture”. Carli e Pampaloni sono a conoscenza della critica condizione di degrado in cui versa la sicurezza della scuola media, eppure la Pampaloni commenta: “..non si tratta di urgenze che mettono a rischio i ragazzi..”. Nonostante l’impegno, non siamo riusciti a comprendere la logica di questo singolare ragionamento. Attraverso i nostri consiglieri comunali Alberto Rossi e Antonio Lombardo abbiamo chiesto di conoscere il dettaglio dell’ispezione ministeriale del 29 ottobre. Carli però non ci ha fornito alcuna informazione, ma ci ha invitato a rivolgerci al Ministero delle Infrastrutture, perché –udite, udite- il geometra comunale avrebbe dichiarato di aver provveduto all’“eliminazione della documentazione ministeriale”. Risposta incredibile se Carli stesso non l’avesse messa per iscritto e che non corrisponde a quanto riferito dallo stesso geometra. Che dire poi di un Sindaco che considera normale la distruzione di relazioni di ispezioni ministeriali sullo stato delle nostre scuole? Le dichiarazioni di Carli sono talmente sconcertanti da non lasciare spazio a commenti, ma solo all’intervento degli organi competenti a cui i nostri Consiglieri si sono rivolti per verificare la legittimità del comportamento del Sindaco e dell’ufficio tecnico. Come al solito nessuna informazione è stata fornita dal Comune, né dal Partito Democratico che sostiene l’attuale Amministrazione, circa la gravità della situazione appena descritta e di cui è possibile conoscere ogni particolare solo attingendo alle informazioni riportate sul nostro sito internet http://albertorossi.it.gg Intanto il Comune continua a lanciare messaggi contraddittori: da una parte annuncia interventi di risanamento che non arrivano e dall’altra, sebbene in difficoltà economiche, dichiara che spenderà quasi trecentomila euro per collocare pannelli solari sul tetto della scuola elementare. Perdurando il silenzio dell’Amministrazione Comunale, l’11 dicembre Alberto Rossi e Antonio Lombardo hanno chiesto un urgente incontro con Carli e Pampaloni, esteso agli assessori competenti e ai rappresentanti dei genitori, per fare il punto della situazione e chiedere un preciso impegno per mettere l’edificio in definitiva sicurezza, senza ulteriori indugi. Ebbene, Carli e Pampaloni non hanno neppure risposto. Per non renderci corresponsabili del loro silenzio, abbiamo invitato le autorità competenti a verificare le effettive condizioni di rischio e rimaniamo in attesa di un loro intervento. Ma la questione di fondo era e rimane la seguente: rattoppare il vecchio edificio è la strada giusta per realizzare a Fauglia una scuola media dignitosa? Noi pensiamo che sia un grave errore. Nel nostro progetto, ben lontano da quello del Carli, era programmata la rapida costruzione della nuova scuola media e della palestra polifunzionale accanto alle scuole elementari. Opere in buona parte finanziabili mediante permuta, cioè col trasferimento della proprietà del vecchio edificio all’imprenditore incaricato di costruire la nuova scuola. Una volta completata la nuova scuola media, gli studenti vi si sarebbero trasferiti senza interruzione dell’attività didattica. Carli e compagni ci diano retta. Si muovano in questa direzione, per non buttare al vento altri soldi dei faugliesi. FAUGLIA, ULTIMA IN ITALIA. La notizia è clamorosa e da primato nazionale: a soli 5 mesi dalle elezioni, Carli e compagni hanno approvato un nuovo Regolamento del Consiglio Comunale che fa precipitare Fauglia all’ultimo posto in Toscana (e probabilmente anche in Italia) nella libertà di parola per i Consiglieri Comunali: 8 minuti per discutere gli argomenti all’ordine del giorno e 4 per le Interpellanze. Non un secondo di più. Invitiamo il lettore ad individuare almeno uno tra gli oltre 8 mila Comuni italiani che stabilisca tempi inferiori o uguali ai nostri. Noi non ci siamo riusciti e lo abbiamo ben spiegato nel nostro sito internet http://albertorossi.it.gg. Molto meglio di noi anche Caltagirone, Partinico, Palmi, Torre del Greco, Casal di Principe, dove si dice che “parlare troppo” non fa bene alla salute. Di questo “nuovo modo di governare” promesso da “Fauglia Democratica” (lista del PD), avevamo già avuto qualche avvisaglia subito dopo le elezioni. “Dopo avere riconquistato il Comune..” è la frase con cui inizia un articolo comparso sul “Quadro” dello scorso agosto, periodico del Partito Democratico locale. Frase che sintetizza bene la visione “padronale” che Carli, Fauglia Democratica e Partito Democratico hanno dell’Amministrazione Comunale. Con noi all’Opposizione si accorgeranno presto che la casa comunale non è proprietà privata di chi vince le elezioni. Trovatosi in difficoltà già fin dalle prime schermaglie istituzionali, Carli ha cominciato a schivare il confronto e, dopo un iniziale atteggiamento buonista, ha bruscamente chiuso le porte al dialogo. Dopo che giornali e televisioni hanno evidenziato la singolarità di un Regolamento che tappa la bocca all’Opposizione, Carli ha peggiorato la situazione diffondendo notizie non vere. Ne elenchiamo alcune. Il Sindaco fa scrivere sul Tirreno del 29 novembre “vi era necessità di dare ordine agli interventi.. abbiamo messo regole là dove non c’erano”. Tutto inventato. Chiunque può verificare che il vecchio Regolamento del Consiglio Comunale prevedeva un preciso ordine degli interventi dei Consiglieri e procedure e tempi in linea con gli altri Comuni toscani. Ma la diffusione di notizie prive di fondamento è continuata col Tirreno del 6 dicembre. Carli fa scrivere al quotidiano: “Oltre alle interrogazioni e alle mozioni, abbiamo introdotto la possibilità di presentare interpellanze non previste nel vecchio regolamento, con tanto di minutaggio aggiuntivo..”. Neppure questo è vero. Carli e compagni non hanno introdotto un bel nulla. La possibilità di presentare Interpellanze esisteva anche in precedenza, perché compresa nella dizione “Interrogazioni e altre istanze di sindacato ispettivo”. Quindi nessun “minutaggio aggiuntivo”, ma esattamente il contrario: una drastica riduzione dei tempi a disposizione per Interrogazioni e Interpellanze da 10 a 4 minuti. Infine, dopo aver diffuso altre notizie fuorvianti, Carli dichiara che il Regolamento “non è stato modificato..”. E’ vero il contrario. Col suo Gruppo consiliare “Fauglia Democratica” ha fatto sparire dal nuovo Regolamento quell’importante comma (ex art.64, comma 4) che così recitava: “Il Sindaco, dopo che su un argomento hanno parlato tutti i Consiglieri che ne hanno fatto richiesta, avvenuta la replica del relatore dichiara conclusa la discussione”. Dunque, contrariamente a quanto afferma il Carli, nel precedente Regolamento era contemplato il diritto di ogni Consigliere di esprimersi su ogni argomento portato in discussione, come si conviene ad ogni istituzione che pretende di dichiararsi democratica. Ora, non più. Col nuovo Regolamento illiberale e liberticida, Fauglia Democratica ha confermato la facoltà di impedire ad alcuni Consiglieri Comunali di parlare. Luminoso esempio di democrazia! Ma Carli non si è limitato ad approvare un Regolamento-bavaglio che non trova uguali in Toscana e verosimilmente in tutt’Italia. Abbiamo finalmente le prove che Carli si rifiuta di concordare coi capigruppo le riunioni di Commissioni e Consigli Comunali e le convoca in orari che ostacolano la presenza di chi lavora alle dipendenze di privati. Pretestuosamente rifiuta di assegnare locali, attrezzature e risorse che legge dello Stato e norme comunali garantiscono ai Gruppi consiliari di Minoranza. Questo è il nuovo concetto di Democrazia introdotto da “Fauglia Democratica”. Pertanto, la nostra battaglia sarà ancora più motivata e convinta, perché è diventata una battaglia per la libertà: libertà di parola e liberazione dalla falsificazione della verità. Quando è il Partito a violare le regole. Nel mese di luglio 2009 il Partito Democratico di Fauglia ha affisso diversi manifesti sul territorio del nostro e dei comuni limitrofi per pubblicizzare la “Festa dei Democratici” (nuova versione della Festa dell’Unità) organizzata a Valtriano dal 7 al 16 agosto. Fin qui nulla di speciale. Sennonché tanti di questi manifesti sono stati affissi al di fuori degli spazi appositamente previsti per le pubbliche affissioni e nei posti più svariati: appesi ai pali dell’Enel, dei cartelli stradali, dei cartelli indicanti il divieto di caccia. Insomma un po’ dappertutto. Il nostro consigliere comunale Alberto Rossi ha perciò chiesto al Sindaco e alla Polizia Municipale di verificare la regolarità delle affissioni. Constatata l’effettiva violazione di norme statali e comunali, la Polizia Municipale di Fauglia ha successivamente elevato una multa di oltre 400 euro all’allora Segretario locale del PD Sergio Macchia. Il fatto ha surriscaldato gli animi nella segreteria del PD faugliese che, anziché riconoscere di avere agito contro legge, ha diffuso un manifesto attaccando Alberto Rossi, definito sprezzantemente unico consigliere “non faugliese”. Consigliamo vivamente di leggerne il testo integrale sul sito internet http://albertorossi.it.gg, perché il documento PD si esibisce in considerazioni veramente curiose e singolari. Una per tutte la frase di Sergio Macchia riportata dal Tirreno del 18 settembre: «Mettere manifesti abusivi è una sorta di consuetudine che avviene da tutte le parti, riteniamo pertanto non costruttivo l’atteggiamento del consigliere di minoranza». Verrebbe da sorridere se questa preoccupante frase non uscisse dalla bocca di un Assessore del nostro Comune. Ma il soccorso non si fa attendere e il sindaco Carli (di stretta osservanza PD), decide di ridurre la multa a 206 euro, accettando la giustificazione che i manifesti sarebbero stati affissi “in assoluta buona fede, perché non ritenevano irregolare l’affissione”. E’ il trionfo dell’ipocrisia. Debiti gonfiati. Ai primi di settembre 2009 Carli invia a tutte le famiglie un comunicato (non firmato, né datato, il cui testo integrale è reperibile sul nostro sito internet http://albertorossi.it.gg) nel quale lamenta la condizione debitoria di 1.171.589,55 euro in cui avrebbe trovato il Comune dopo la disastrosa gestione Froli. Ma emergono subito alcune contraddizioni. La prima è che la sommatoria dei debiti accumulati non viene fermata al 7 giugno, data della sua elezione, ma al 31 agosto, a distanza di quasi tre mesi dal cambio di amministrazione. Altra stranezza: dichiara di avere “ottenuto” dalla Regione Toscana 225 mila euro per il risanamento del parcheggio franato in via delle Querciole, lasciando intendere che tale finanziamento sia stato frutto delle sue pressioni. In realtà tale somma è pervenuta soprattutto grazie alle richieste della precedente Amministrazione, per cui avrebbe dovuto usare più convenientemente il termine “ricevuto” e non “ottenuto”. Ma a quanto pare anche il nuovo Sindaco ha il vezzo di attribuirsi meriti di fatiche altrui. Altra stranezza: nell’elenco dei debiti compaiono fatture emesse da giugno a ottobre 2009 per servizi comunali ordinari che sono di competenza dell’attuale Amministrazione e non della precedente. Ancora una stranezza: si lamenta della situazione debitoria e nello stesso tempo disperde molte migliaia di euro dei faugliesi in spese non indispensabili quali la vacanza a Semriach e oltre 26 mila euro di luci e addobbi natalizi. Ancora oggi molti creditori faugliesi devono aspettare. Chi invece non ha dovuto aspettare è l’ex sindaco Froli, il quale è riuscito ad incassare rapidamente l’indennità di fine mandato pari a 10.665 euro. Bel premio per un Sindaco che ha collezionato assenze da record negli organi istituzionali di cui faceva parte. Per chiarire la questione delle vere dimensioni del debito e delle singole situazioni debitorie, Alberto Rossi e Antonio Lombardo hanno inoltrato precise Interrogazioni. Ma per ottenere un’adeguata risposta hanno dovuto ricorrere alla diffida. Come fino a sessant’anni fa veniva utilizzato il forcipe per facilitare l’estrazione del bambino dalla partoriente, così Rossi e Lombardo sono stati costretti ad utilizzare il forcipe della diffida per ottenere dal Carli, a distanza di ben tre mesi dalla richiesta, quel che spetta di diritto: l’elenco dettagliato dei creditori del Comune. Insomma, un vero parto con forcipe, con prematuro e definitivo requiem per il “modo nuovo di governare” e per la declamata “trasparenza amministrativa”. Entreremo nell’interessante dettaglio dei debiti (veri e fasulli) con una prossima pubblicazione. Intanto anticipiamo che Carli non ha fatto, come da lui dichiarato, un’opera di informazione, ma di pianificata disinformazione. Infatti, ha mescolato con disinvoltura i debiti della precedente Amministrazione con quelli imputabili alla sua, gonfiando a dismisura l’entità del pur consistente debito ereditato dal Froli. Carli ha tentato con ostinazione di ritardare la consegna della dettagliata documentazione dei debiti da noi richiesta, perché temeva che scoprissimo il suo sleale giochetto. Ma ne riparleremo con calma, dettagli alla mano. Il Sindaco non risponde. Il Sindaco ha sempre il dovere di rispondere alle istanze dei cittadini, nel più breve tempo possibile. Lo stabilisce l’art.54 dello Statuto Comunale. Se anche non ci fosse tale norma, il Sindaco dovrebbe avvertire il dovere morale di rispondere al cittadino, chiunque esso sia. Noi non possiamo sapere quanti sono coloro a cui Carli non ha dato risposta. Però ci è giunta notizia di alcuni casi significativi che ci fanno pensare al peggio. Qui di seguito descriveremo il fatto senza indicare (per opportuna riservatezza) i nomi degli interessati, di cui abbiamo precisa documentazione. Primo caso. A settembre un ex-assessore di Valtriano chiede al Sindaco di sapere perché non è stata ancora collocata una pensilina presso la fermata autobus sulla via provinciale, nonostante fosse stata già concordata col CPT. Carli non risponde. Altri valtrianesi chiedono la stessa cosa e Carli non risponde neppure a loro. Secondo caso. A settembre un gruppo di abitanti di via Pagliana chiede il contributo di materiale per l’ordinaria manutenzione della strada. Carli non risponde. Terzo caso. A novembre un abitante di Acciaiolo lamenta che la raccolta di rifiuti ingombranti viene talvolta illecitamente effettuata da soggetti non abilitati e chiede l’intervento del Comune. Carli non risponde. Naturalmente questi sono alcuni casi che ci sono stati sottoposti. Quante altre istanze non hanno ricevuto risposta? Gasdotto. Quanti sono a conoscenza che il territorio di Fauglia sarà attraversato da tubature larghe un metro e 20 cm di un gasdotto che proviene dall’Algeria via Sardegna (progetto Galsi)? Una conduttura attraverserà il territorio comunale a sud dell’abitato di Valtriano, un’altra nei pressi della località i Poggetti e infine nelle vicinanze di Casenuove di Luciana. Nel luglio 2009 l’Ufficio Tecnico comunale ha comunicato alla Regione il proprio parere favorevole al progetto per l’aspetto urbanistico. L’Amministrazione Carli ha taciuto, non ha fornito alla popolazione quell’ampia informazione che le straordinarie dimensioni del progetto imponevano. Né “il Coccolone”, né “il Quadro” (periodico del PD, “partito di maggioranza dell’odierna amministrazione”) hanno speso una sola parola su questo enorme gasdotto e dei suoi rischi. Come se il problema non esistesse. Mentre il Comune di Crespina già molti mesi addietro ha convocato il Consiglio Comunale per trattare la delicata questione a fianco dei propri cittadini, la Giunta Carli ha taciuto e ha spianato la strada ai progetti dell’Eni, lasciando soli a trattare con la Snam i singoli privati proprietari dei terreni interessati al passaggio dell’enorme gasdotto. Erroneamente alcuni ritengono che quando si muovono aziende grandi come la Snam non ci sia nulla da fare, che occorra solo piegarsi alla loro volontà. Non è vero. Questo accade soltanto quando il cittadino viene lasciato solo a combattere contro i colossi pubblici. Anni addietro, con Alberto Rossi sindaco e Antonio Lombardo vicesindaco, le cose non andavano così. Allorquando l’Enel intese imporre un determinato tracciato per piazzare i propri tralicci trovò un’Amministrazione Comunale che non si disinteressò del problema, non lasciò soli i propri cittadini, ma la vincolò ad un tracciato diverso, dopo avere sentito il parere di tutti i proprietari dei terreni attraversati e averne difeso le giuste richieste. Non vogliamo certamente fare del terrorismo informativo, ma è bene che ognuno si documenti, anche mediante le tante informazioni reperibili su internet, dei rischi di esplosione che tali gasdotti comportano. Chi è interessato al problema è invitato a contattare i nostri Consiglieri Comunali. Furti nelle abitazioni. Dopo aver disprezzato il nostro progetto di “presìdi di vigilanza notturna” affidati a volontari faugliesi retribuiti per l’attività di sorveglianza, Carli e “Fauglia Democratica” avevano promesso grandi cose contro questa forma di criminalità: sollecitazione al potenziamento delle Forze dell’Ordine, coordinamento coi comuni limitrofi per servizi notturni dei Vigili Urbani, Guardie Giurate a sentinella notturna degli edifici pubblici e del territorio. Promesse inverosimili sparate come fuochi d’artificio e temerariamente confermate nelle “linee programmatiche” di Carli, da noi riportate nel sito internet http://albertorossi.it.gg. La realtà è quella che già conoscevamo con largo anticipo: nulla è stato fatto. Neppure una piccola parte di quanto assicurato. Nemmeno ..la mossa. Intanto, i furti nelle abitazioni sono aumentati (più di dieci nella sola estate) e altri sono avvenuti recentemente a Valtriano. Una Opposizione. Ci sono due Minoranze nel Consiglio Comunale: quella di Monaco e Froli e quella di Rossi e Lombardo. Ma c’è una sola Opposizione: Rossi e Lombardo. Siamo appena a sei mesi di attività amministrativa e sono già tante, troppe ed importanti le Delibere che hanno visto il voto di Monaco e Froli unirsi a quello della Maggioranza di Carli. Persino quella che introduce il nuovo Regolamento-bavaglio sul Consiglio Comunale è passata col loro voto favorevole. E’ giusto che il lettore sappia che abbiamo assistito anche a spiacevoli esibizioni di insofferenza, nei nostri confronti, da parte del gruppo di Monaco che ha abbandonato l’aula motivando di non volere ascoltare le Mozioni presentate dal Patto per Fauglia. Noi pensiamo che ciò sia sbagliato. La popolazione si aspetta che la Minoranza eserciti le sue funzioni di Opposizione costruttiva e senza pregiudizi, ma con una chiara distinzione di ruoli rispetto alla Maggioranza. Ci auguriamo che chi ha sostenuto Monaco solleciti il suo Gruppo Consiliare ad evitare ammiccamenti con la Maggioranza e a cercare un’unità di intenti con Patto per Fauglia, per svolgere un’Opposizione limpida e vigorosa. Nel frattempo, noi andiamo avanti per la nostra strada con un’efficace attività su tutti i fronti, istituzionale e amministrativo, prova tangibile della nostra vitalità e competenza. Patto per Fauglia non è una lista di partito, né gode di finanziamenti occulti. Per fornire ai cittadini quell’ampia e veritiera informazione che altri non riescono a dare, la nostra lista ha bisogno dell’aiuto, anche economico, di simpatizzanti e sostenitori. Maggiori sono le risorse, più capillare e completa è la nostra informazione, a tutto vantaggio della popolazione. Chiunque può sostenere economicamente la nostra attività di informazione utilizzando il codice IBAN IT78J0306234210000000110681 intestato al nostro Capogruppo consiliare Alberto Rossi, con la motivazione “Patto per Fauglia”. Salvo indicazione diversa, il nome del sostenitore rimane riservato.
(committente responsabile: Alberto Rossi) |
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